Passata una mezz'ora, chiedetegli: "Amore, vuoi fare un po' di lotta con papà?". La risposta sarà invariabilmente affermativa, anche se il piccolino è vicino al coma.
Se non lo è, preoccupatevi.
Dopo qualche minuto di botte, morsi, solletico, dita negli occhi e calci il bimbo cade dolcemente nel sonno. Nel frattempo voi avrete tentato di baciarlo e lui si sarà rifiutato con metodi mooooolto violenti. E allora ancora giù sputi, cazzotti, pizzichi e tirate di capelli. Avete fatto un guaio, per il vostro puro piacere, e il letto o il divano assomigliano a Piazza del Popolo dopo la notte di Capodanno.
Comunque, se non va giù nemmeno così, vi tocca proprio uscire con lui, la bici, il pallone e altri gadgets vari. Ed è proprio quello che è successo a me!
Il castello al parco, circa 600 bambini urlanti e sghignazzanti che sembrano pallottole sparate da una parte all'altra (con l'elastico, però) con almeno un genitore/babysitter cadauno, le giostre, i gonfiabili (anche detti salta-salta), i cannoncini che sparano palle di gommapiuma. E in tutto questo la connessione 3G del mio iPhone è morta. E alla fine il succo di mela. Cena. Notte. Nanna.
Il castello al parco, circa 600 bambini urlanti e sghignazzanti che sembrano pallottole sparate da una parte all'altra (con l'elastico, però) con almeno un genitore/babysitter cadauno, le giostre, i gonfiabili (anche detti salta-salta), i cannoncini che sparano palle di gommapiuma. E in tutto questo la connessione 3G del mio iPhone è morta. E alla fine il succo di mela. Cena. Notte. Nanna.
Per fortuna domani COMINCIA LA SQUOLA!!!
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