martedì 30 ottobre 2012

Ritorno al futuro

Come volevasi dimostrare, tenere un blog in maniera seria è veramente difficile. E la difficoltà si dimostra quando, come in questo caso, il blog stesso non viene aggiornato per un annetto.
Ma per il prossimo futuro farò di tutto per non deludere ancora le migliaia di persone che leggono queste righe.
A proposito, grazie. Ho ricevuto i fiori. No, la corona l'ho rispedita indietro.
Cosa è successo in questo anno?
E' presto detto: 
1) il Selvaggio frequenta l'ultimo anno di asilo, gioca a calcio e ha dimenticato Flu, che ormai è passata alle elementari e, giustamente, ha altro a cui pensare. Oggi siamo andati all'allenamento ed è successa una tragedia perché era l'unico a non avere la divisa sociale. Tutti gli altri ce l'avevano: Nick, Bigodino, LippoPi, tutti quanti. Una mamma gentilissima gli ha prestato i calzoncini del suo bambino e lui si è messo a urlare: 
"Papà, tu lo sai che io DETESTO le cose larghe. Le DETESTO". 
E io: "Selvaggio, o così o ce ne torniamo a casa di corsa"
E lui: "E dài, riportami a casa, che aspetti??? Tanto il coraggio non ce l'hai di riportarmi a casa, tu hai paura di me!!"
Per fortuna, ad un certo punto un allenatore ha portato la sua divisa e lui, tutto contento, se l'è infilata e ha cominciato a giocare. Era talmente eccitato dalla nuova maglietta che ha addirittura segnato un gol. Il primo della sua (speriamo fulgida) carriera calcistica. Esultando è venuto verso di me strillando come un pazzo:
"Papà, papà, ho preso il palo, sei contento????"
.......
"Amore, hai fatto gol, quale palo...."
"Ma che dici? Ma non hai visto che ho preso il palo in pieno?"
"Sì amore, ma qui mica siamo al tiro a segno. La palla tendenzialmente NON DEVE prendere i pali. Deve entrare in porta" 
"Vabbè, ma hai visto che precisione?"
SOB...
Io nel frattempo ero con la mamma di bigodino, che aveva portato anche il fratello piccolo. Una specie di trottola bionda che non sta ferma un momento e tende, inesorabilmente e con estrema consapevolezza, a fare le cose più pericolose in quel momento disponibili. Se non ci sono cose pericolose da fare, lui è capace di dare un calcio nelle palle di un bambino di 9 anni per vedere se quello reagisce. Va bene, non proprio così ma insomma.... Comunque è un bambino molto simpatico, al contrario della madre. A proposito, lei legge questo blog. Ciao B, tutto bene? Michele come sta??? Digli che la prossima volta venisse lui a prendere il freddo al campo. 
2) la Principessa è la nuova, definitiva e sempiterna padrona di casa. L'altro giorno sono entrato in casa, lei mi ha guardato e mi ha detto: "
"Ma pelché hai ancola le scalpe ai piedi?" 
"Principessa", dico io "sono entrato adesso, ci sono ancora le chiavi nella toppa"
"Pelché dici che sono una topa?"
"Ma quale topa al limite una specie di pantegana..:"
"hihihhihiiihiihhihii...."
Tra l'altro, nella nuova casa abbiamo anche un telefono fisso, che prima non avevamo. Siccome io so che fidarsi è bene ma non fidarsi è mooooooooolto meglio, ho deciso di mettere il blocco verso i cellulari. Innanzitutto per assoluta mancanza di fiducia verso la Principessa, ma anche la Madre non è che mi infonda tutta questa sicurezza.
Insomma, chiamo il numero della compagnia e la tizia che risponde, una volta che le ho esposto la questione, mi dice:
"Lo fa per la domestica, vero?"
Colto di sorpresa, balbetto "Beh, sì..." a mezza bocca.
"Eh, lo so. Anche la mia sapesse i guai che mi ha fatto passare con questo benedetto telefono...."
"Va bene signora, ma adesso...."
"Ma per caso è filippina?"
"Sì, signora, è filippina. Ora se mi attiva il servizio io dovrei..."
"No perché sa, le rumene da questo punto di vista sono più affidabili"
"Mi perdoni, signora, ma lei DOVE CAZZO LI TROVA I SOLDI PER LA DOMESTICA CON LO STIPENDIO CHE LE PASSA FASTWEB?"
Click.
3) la Madre è sempre la Madre. Ha tentato in tutti i modi di istituzionalizzare la Sua Religione tentando di mettere nella nuova casa (sì, abbiamo traslocato, ma il trasloco merita un post a parte) dei santini con la sua faccia un po' ovunque. Anche il Selvaggio alla fine si è ribellato e ha detto "Mamma, mica siamo in Corea del Nord". E lei l'ha fatto giustiziare. Scherzo.

Come dicono i francesi bravi, à bientot.

P.S. Non perdetevi il prossimo post. E' quello sul trasloco. Già avete l'acquolina in bocca, vero?